“Ogni neonato che aiutiamo a venire al mondo con dolcezza, ogni neonato che allattiamo, ogni madre che proteggiamo, sosteniamo, onoriamo,

è un passo avanti verso una società globale sana e in pace.” Ibu RobinLim

domenica 4 marzo 2012

Piccolissimi "noiosi" o "annoiati"?


Piccolissimi? Ma cosa gli faccio fare?? Peluche, giostrine, sonaglietti... dopo pochi istanti li ritroviamo desolatamente per terra con i bimbi nervosi e agitati. Ma possibile che così piccolini siano già così "vivaci"? Qualsiasi cosa proponiamo, lo intrattiene solo per pochi minuti. Non riescono a stare fermi un attimo, si agitano nella sdraietta, si divincolano nel passeggino, piangono disperati dentro al box! Ma possibile che non gli va bene niente?!?
Non avete mai pensato che forse si stano annoiando?? Possibile annoiarsi a 7/10 mesi? Possibile che quel giocattolo nuovissimo tutto suoni e lucette lo abbia già stufato? Pensiamoci bene. Anche noi quando "subiamo" un intrattenimento qualsiasi alla lunga iniziamo a manifestare insofferenza, figuriamoci un bimbetto sotto l'anno i cui sensi più spiccati sono quelli del tatto e del gusto che raramente riescono ad attivare liberamente quanto e come vorrebbero. Al posto di credere che ci sia qualcosa che non va nei nostri figli, o etichettarli subito come "bimbi che non vogliono stare da nessuna parte", proviamo a pensare che questa sia una dote meravigliosa! Che i nostri figli non si accontentano della banalità, che vogliono scoprire, conoscere, esplorare, divertirsi, rimanere impegnati! Non sono "noiosi", ma "annoiati"! sono molto più intelligenti di quello che noi ci aspettiamo. Non deludiamoli con proposte banali! Proponiamo loro qualcosa di realmente stimolante e vedrete che la loro capacità di attenzione vi sbalordirà, e le loro competenze si svilupperanno incredibilmente!

Di seguito troverete alcuni suggerimenti. Vi invitiamo a visionare le schede dettagliate sul nostro sito. 

Verso i 4/5 mesi i bambini sono in grado di afferrare e tenere in mano con consapevolezza ed intenzione gli oggetti,  nello stesso periodo iniziano a sperimentare il passaggio dalla posizione supina a quella prona. Queste nuove competenze gli danno la possibilità di sperimentare tantissimo. Possono finalmente toccare, manipolare, “assaggiare”, percepire oggetti dalle molteplici forme, colori, e soprattutto consistenza.  E’ quindi importante potergli proporre una vasta gamma di oggetti tutti diversi tra loro. Non i soliti giocattoli che alla fine sono sempre tutti uguali, tutti di plastica e con pochissime variabili di esplorazione. Ma oggetti di materiale diverso, con sapori vari, che regalino sensazioni molto particolari e interessanti.

A questo proposito vi invitiamo a leggere la scheda sul “cestino dei tesori” ideato da E.Goldschmied, sul nostro sito: www.melogranomilanosud.org (sezione approfondimenti)
Quando poi i bambini raggiungono  nuove capacità di movimento, come gattonare e stare seduti da soli a lungo, contemporaneamente iniziano a migliorare anche la propria “motricità fine” e ad ampliare la gamma delle proprie sperimentazioni. I bimbi dai 10 mesi in su iniziano a provare interesse per le azioni di “aprire e chiudere”, “stringere e lasciare”, “mettere dentro e tirare fuori”, “ruotare”, “impilare”, “infilare” etc..
Quindi abbiamo da un lato il grande divertimento nello sperimentare tutte le sue nuove capacità corporee come gattonare, bordeggiare, strisciare, alzarsi e camminare; dall’altro li vediamo cercare qualsiasi cosa gli dia la possibilità di attivare tutte le altre competenze “fini” che abbiamo elencato prima (un esempio per tutti il classico “cestino delle mollette da bucato” da svuotare e riempire in continuazione!”)
Questa è una fase molto attiva e per certi versi molto interessante. E’ importantissimo che gli adulti lascino spazio alla sperimentazione e garantiscano al bambino lo spazio e i materiali più adatti per queste attività.

Vi invitiamo a leggere la proposta del  “gioco euristico” sul nostro sito www.melogranomilanosud.org  (sezione approfondimenti).

Concludiamo dicendo che i bambini non hanno bisogno di qualcuno che gli insegni a giocare, così come i bimbi non intendono la parola “gioco” nello stesso modo in cui la interpretiamo noi. I bambini non hanno bisogno di giocattoli, come direbbe la Montessori, ma hanno bisogno di un ambiente adeguato e di materiali adatti. I bambini, se lasciati liberi di sperimentare, trovano sempre “qualcosa con cui giocare”. Per loro il gioco è una vera e propria attività e come tale è necessariamente interessante. Se il gioco/attività è scelto bene, bene allestito e ben predisposto, il bambino si intratterrà per lungo tempo e sempre con tanta attenzione e serenità. E sarà anche molto piacevole per l’adulto che lo affianca e lo accompagna in questo bellissimo lavorìo!

Per chi desidera "provare e toccare con mano" l'efficacia delle nostre proposte relativamente alla organizzazione dello spazio e dei giocattoli dei bambini (0-3 anni e più), vi invitiamo a contattarci. Verremo a casa vostra con il nostro materiale! 

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