“Ogni neonato che aiutiamo a venire al mondo con dolcezza, ogni neonato che allattiamo, ogni madre che proteggiamo, sosteniamo, onoriamo,

è un passo avanti verso una società globale sana e in pace.” Ibu RobinLim

lunedì 19 marzo 2012

Venezuela e Italia


Legge contro la violenza ostetrica in Venezuela. 25 novembre 2008

VENEZUELA Diritto ad una vita libera dalla violenzaIl 25 novembre  l'Assemblea Nazionale della Repubblica Bolivariana di Venezuela ha approvato all'unanimità una Legge Quadro sul diritto delle donne a  vivere una vita senza violenza. Alla seduta hanno partecipato più di  4000 donne di tutti i settori sociali e politici.Questa legge, che è stata approvata proprio nella giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, identifica 19 forme di violenza contro le donne: psicologica, fisica, domestica, sessuale, lavorativa, patrimoniale ed economica, ostetrica, istituzionale, simbolica; inoltre la sterilizzazione forzata, il traffico e la tratta, le molestie, lo stupro, la prostituzione forzata, la schiavitù sessuale. Nella norma si stabiliscono meccanismi per rendere effettivo l'esercizio dei diritti umani delle donne e, in materia processuale, si stabilisce la creazione di organi specializzati nella giustizia di genere come i Tribunali della Violenza contro le donne. L'abuso sessuale nelle scuole, nei luoghi di lavoro, negli studi medici sarà punito con una pena che va da 1 a 3 anni di carcere; il traffico e la tratta con una pena che va da 15 a 20 anni.La legge identifica inoltre la violenza ostetrica, definendola come una situazione in cui la donna non è curata opportunamente ed efficacemente; è obbligata a partorire in posizione supina e le viene negata la possibilità di vedere il suo bambino appena nato; viene alterato il procedimento normale del parto e viene praticato un cesareo inutile. Con la nuova legge questo tipo di maltrattamento sarà considerato un reato e sarà multato con una sanzione che va da 3.230 a 6.241 dollari e con l'apertura di un procedimento disciplinare a carico del medico. Malgrado le forti pressioni contrarie messe in atto da alcuni mezzi di comunicazione e da alcuni settori della società, l'Assemblea Nazionale ha approvato questa legge con il grande appoggio di donne delle organizzazioni politiche, accademiche e professionali. Fonte Adital (www.adital.com.br)

Un solo commento: e meno male che l’Italia dovrebbe essere uno dei “grandi paesi del mondo”! Ma finiamola con queste baggianate! Il nostro povero paese sta crollando sotto tutti i fronti e il modo in cui una donna è trattata durante il suo percorso nascita è indicativo di un intera cultura!

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